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Questo libro è come un viaggio. Attraverso i racconti di un nonno, di una giovane donna e un'anziana suora ammalata, l'autore viaggia da una guerra all'altra, di ieri e di oggi. Fino alla tragedia della pandemia, che un messaggio misterioso sembra svelare con larghissimo anticipo. La Beata Elena Aiello, che direttamente o indirettamente volteggia sulle pagine di questo testo, era chiamata già in vita la monaca Santa, ed è stata per la città di Cosenza, per tanta infanzia abbandonata, per tanti poveri, la madre che ha sempre tenuto spalancata la porta della sua casa, soprattutto quella del suo cuore. La madre è colei che si dona sempre, fino all'effusione del sangue, che incarna l'inno alla Carità, facendone il suo ideale, il suo stile di vita.